Nuovo mese, nuovo Dpcm.
Il Governo in queste ore sta varando le nuove misure restrittive per far fronte alla seconda ondata del contagio da Covid-19. Al netto delle posizioni politiche, in questo scenario emerge un esempio lampante della strategia di manipolazione di massa usata per far accettare tali restrizioni ai cittadini: la strategia della gradualità.
La strategia della gradualità è una delle tecniche di manipolazione di massa individuate da Noam Chomsky, uno degli studiosi più accreditati sul tema, attraverso la quale si induce la società ad accettare cambiamenti radicali diluendo le novità, molto spesso negative, nel tempo.
È proprio con questo meccanismo che ci sono state imposte, seppure per tutelare la salute pubblica, le misure restrittive del lockdown. Diversamente, se il Governo non fosse arrivato gradualmente ad applicare le restrizioni, i cittadini avrebbero opposto resistenza a un cambiamento così radicale. La strategia della gradualità sfrutta la capacità dell’essere umano di adattarsi alle situazioni deleterie senza reagire. Proprio come la rana bollita. Nel libro “Media e Potere” Noam Chomsky propone l’esperimento condotto da alcuni studiosi americani, nel 1882, quale metafora del principio del contrasto:
“Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita. Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.” – tratto da “Media e Potere”.
È facile ora capire che la rana rappresenta i cittadini e la temperatura che man mano si alza rappresenta i vari Dpcm che diventano sempre più restrittivi fino a tenerci chiusi in casa.
Questa è una delle manipolazioni alla quale potere e media sottopongono costantemente i cittadini. Nella situazione che stiamo vivendo la reazione è neutralizzata anche e soprattutto per senso di responsabilità, ma ci sono un’infinità di circostanze che accettiamo perché non abbiamo più la forza di reagire e le assumiamo come normali. Ad esempio l’aumento delle tasse, l’Iva è arrivata al 22% gradualmente, oppure la crisi economica o quelle politiche.
In una situazione complicata come quella dovuta alla pandemia, il filo che separa la tutela della salute pubblica dalla manipolazione di massa è molto sottile.
In realtà, siamo tutti un po’ “rane”.